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  • Selene Spinosa

L'inizio della Banda Lagotti ...

Aggiornamento: 13 giu 2023

Le fondamenta della banda lagotti, il primo mattone, fu quando andai con mio padre nel 2004 a prendere Zac il nostro primo lagotto romagnolo . All'epoca non era facile trovarne uno sopratutto in Liguria dove non c'erano allevamenti . Prima però di avventuraci , nel accogliere un cane nella nostra vita, in famiglia si parlò molto delle motivazioni che ci avevano spinto a prendere quella specifica razza. Nella mia famiglia c'era una vera passione per il bosco, i funghi, il camminare nei boschi, tramandato da mio nonno a mio padre, fino ad arrivare a me. All' epoca abitavamo in città in un appartamento vicino al mare, ma sopra la testa, le montagne della Liguria, andare al mare ed andare nel bosco e questione di pochi km qui da noi. Avevamo anche una casa in montagna dove andavamo ogni week-end e tutti i mesi estivi. Così quando iniziammo a leggere le caratteristiche del lagotto, sembrava il cane fatto per noi, cane acquatico dai noi c'era il mare, impiegato per la cerca del tartufo, necessità di movimento all'aria aperta nei boschi e noi eravamo sempre lì noi a cercare i funghi e anche lui. Nello specifico cercava tartufi, mio padre disse." Bene lì cercheremo insieme a lui". Ci affascinava molto questa possibilità; per cui iniziamo a cercare informazioni sul argomento , le notizie erano poche, mio padre capì che era importante trovare qualcuno che aveva questi cani, selezionati per questa specifica mansione. Trovo un allevamento nel Lazio di un tartufaio, che allevava cani da tartufo, varie razze labrador, Griffoni Korthals e si stava organizzando da qualche anno per il Lagotto.




Viaggio a recuperare il primo Lagotto.

Detto, fatto presa la decisione in famiglia di comune accordo, si partì direzione Roma a recuperare il nostro Zac. Come detto sopra, l'allevamento si stava organizzando per l'allevamento del Lagotto, che all'epoca non era così facile trovare un esemplare, ma soprattutto un cane che avesse le caratteristiche genetiche e la predisposizione, per la cerca del tartufo. In oltre Allevamento faceva pochissime cucciolate all'epoca, perchè stava selezionando la sua linea, da presentare al' riconoscimento della razza. Tutte le razze che oggi sono riconosciute dai principali enti come ENCI (1882)ed FCI (1911) , esistevano già ma non erano tutelate e regolamentate, in oltre anche dopo la costituzione dei due enti, non tutte le razze esistenti all'epoca hanno aderito al procedimento di riconoscimento. Il Lagotto venne riconosciuto dal ENCI nel 1992 e dal FCI nel 1995. Per cui capite bene non era semplice trovarlo e pochi gli allevamenti nel 2004. Il primo anno con il nostro Zac fu meraviglioso, abbiamo dedicato molto alla sua educazione ed addestramento alla cerca, ottendo grandi soddisfazioni trovando da soli insieme a lui le prime tartufaie naturali. Questa esperienza ci coinvolse, ci innamorammo tutti in famiglia non solo del Lagotto, del nostro amato Zac, ma del suo modo di fare e della grande passione che metteva nella ricerca dei tartufi. Passare insieme giornate intere camminare nel bosco insieme, fra alberi e piante, studiando, osservando attentamente, per individuare nuove zone adatte alla crescita del tartufo e poi grazie al cane trovare i preziosi Funghi, confermando tutto quello che si è studiato. La ricerca del tartufo non è solo un lavoro, è una collaborazione reciproca, l'uomo non può trovare i tartufi senza il cane; il cane non può trovarli se l'uomo non lo porta nelle zone adatte dove cercarli. Così da questa grande passione nel 2006 arrivò Scila, presa da una cucciola di un Privato, un Tartufaie del Piemonte, una cucciola con Pedigree. Nello stesso anno, si partecipa con Zac, ad una mostra cinofila per ottenere il riconoscimento di Razza come Lagotto Romagnolo ed ottene il pedigree come capostipite R.S.R. Inizia lentamente a prendere forma il nostro Allevamento sempre amatoriale, perché il nostro fine era preservare la razza e selezionando i cani per noi. Così il primo mattone nel 2008 con la prima cucciolata di Zac X Scila.


L' Arrivo di Scila dal Piemonte

Nel 2006, mio padre riuscì a prendere questa cucciola, da un Tartufaio del Piemonte. In realtà fu un evento abbastanza eccezionale, in questa regione il Lagotto non era così diffuso, poco impiegato per la cerca, venivano impiegati altre tipologie di cane di razza e non. Inizialmente si era pensato di andare nella Regione natale ovvero l' Emilia Romagna. Ma alla fine non ricordo bene, come e dove, conobbe questo signore Angelo, che aveva Dea, una bellissima e bravissima Lagotta che mio padre vide all'opera sul tarufo bianco e si innamorò e volle una sua cucciola. Il Tartufaio in questione, non è come tutti immaginano questa figura... Spesso, misteriosa e con connotazione negativa, il Tartufaio visto in modo dispregiativo, che sfrutta il cane, e lo cotringe a lavorare a solo pane e acqua. Ecco questo non ha nulla a che vedere con i veri cercatori di tartufo come Angelo. Persone veramente legate hai loro cani, che lì amano e rispettano, che vivono il loro cane sia in bosco, a casa ed in famiglia. Fu così che Dea nel 2006 ebbe una cucciolata e da lì portammo a casa la nostra dolcissima Scila. Una cagnolina davvero speciale ma di cui vi racconterò nel prossimo articolo.


Scila non si può descrivere in poche frasi, è stato un cane straordinario dal primo giorno a casa, fino alla fine dei suoi giorni...


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